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Il sentimento devozionale è il tesoro più alto dell'umanità.
Ho detto in NAMA'MI KRS'N'ASU'NDARAM che Krs'na è il gioiello più prezioso del cuore umano, e deve essere conservato con la massima cura. Esso è una struttura interiore così tenera che bisogna costruirgli intorno una difesa per proteggerlo dagli assalti del materialismo, proprio come la gente mette un recinto intorno a una piccola tenera pianta.
Ora la domanda è questa: che cos'è questo recinto protettivo?
E una filosofia appropriata che stabilisca la corretta armonia fra il mondo spirituale e il mondo materiale e che sia una perenne fonte di ispirazione per il movimento progressivo della società. Il sentimento che nasce dall'amore per il suolo indigeno di un paese si chiama geosentimento. Da questo geosentimento emergono molti altri sentimenti così come il geopatriottico, il geoeconomico, e molti altri sentimenti geocentrici, incluso la georeligione.
Questi geosentimenti si sforzano di tenere l'umanità confinata in una parte limitata di questo mondo. Ma il desiderio più intimo delle persone è quello di espandersi al massimo in tutte le direzioni. Ora qual è il ruolo del sentimento devozionale, il tesoro più prezioso dell'umanità? È quello di trasformare il senso dell'esistenza terrena nel supremo atteggiamento spirituale. Se una qualunque filosofia materialista contiene delle limitazioni, come il geosentimento di cui abbiamo parlato, ci sarà necessariamente uno squilibrio fra il mondo interiore e quello esteriore e lo squilibrio psicofisico sarà inevitabile.
Questa è la ragione per cui le persone, invece di possedere tutto, resteranno povere e sprovvedute. Nel passato questo geosentimento ha causato enorme danno a molti individui e comunità. Le persone intelligenti devono guardarsi da questo geosentimento e non sostenere niente che sia basato su di esso perché contamina il sentimento devozionale, degrada gli esseri umani e ne insidia la loro superiorità.
C'è anche un altro sentimento che è più vasto del geosentimento ed è il sociosentimento. Il sociosentimento non confina la persona in un determinato territorio, ma riguarda invece una comunità particolare. Cioè, invece di pensare al benessere di una certa area geografica, la gente pensa al benessere di una comunità anche se significa l'esclusione di tutte le altre. E mentre si prendono cura di una comunità non esitano a violare gli interessi e la crescita naturale di altre. Forse questo sociosentimento è un po' meglio del geosentimento ma non è per niente ideale; non è libero da difetti.
Nel passato il sociosentimento ha causato molto spargimento di sangue e creato enormi divisioni e reciproca sfiducia fra i gruppi umani, separando un gruppo dall'altro e gettandoli nell'oscurità dei dogmi meschini. Così il movimento dell'umanità non è più come un fiume che scorre libero ma come una pozza stagnante.
C'è anche un altro sentimento: il sentimento umano. Nel passato ci sono state molte persone che hanno versato copiose lacrime per l'umanità sofferente. Ma abbastanza stranamente, dopo che i loro eloquenti discorsi erano finiti, si sedevano comodamente alla tavola da pranzo e si concedevano un pasto delizioso a base di aragosta, come se questo pesce non avesse sofferto il dolore e la morte. Questo sentimento umano ha chiaramente violato gli interessi delle creature non umane, e i suoi sostenitori non trovano in ciò niente di sbagliato. Una volta ho letto in un libro che un grande santo viveva soltanto di cavallette inzuppate nel miele. Quel santo non considerava seriamente il fatto che anche in quelle piccole cavallette pulsava la forza vitale.
Ovviamente gli esseri umani devono comportarsi razionalmente e devono mantenere la loro esistenza adattandosi contemporaneamente all'ambiente esterno. È vero che creature viventi sono il cibo per altri esseri viventi (‘jiiva jiivasya bhojanam), infatti anche le verdure che noi mangiamo ogni giorno contengono cellule viventi. Riguardo al cibo ho già espresso la mia opinione in alcuni dei miei libri. Questo interesse per il flusso vitale che pulsa in altre creature umane ha spinto le persone sulla via dell'umanesimo, ha fatto di loro degli umanisti. Ora se lo stesso sentimento è esteso fino ad includere tutte le creature di questo universo, allora e soltanto allora si potrà dire che l'esistenza umana ha raggiunto la sua ultima realizzazione. E nel processo di espansione del proprio amore interiore verso le altre creature, ci dovrà essere un altro sentimento, che farà vibrare il sentimento umano in tutte le direzioni, che toccherà i recessi più profondi dei cuori di tutte le creature e che guiderà tutti allo stadio finale della suprema beatitudine
😍Baba😍
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