MICROVITUM: IL SEME COSMICO DELLA VITA


Da sempre la scienza ha cercato di svelare l’origine della vita sul nostro pianeta, investigando la materia e codificando teorie di vario tipo che spesso il tempo ha rivelato obsolete. La scoperta di tracce di vita trovate su antichi meteoriti rinvenuti nei ghiacci dell’Antartide a metà degli anni '80 e le recenti ricerche spaziali su Marte hanno insistentemente riportato alla ribalta la teoria della “panspermia”, secondo la quale i semi della vita sarebbero sparsi nell’Universo e la vita sulla Terra sarebbe iniziata con l’arrivo di questi semi.


I suoi più moderni sostenitori, gli scienziati Sir Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe, affermano che la vita sulla Terra sarebbe arrivata dallo spazio, trasportata dalle comete e dalla polvere interstellare. La Terra sarebbe stata quindi inseminata da un fattore esterno al nostro pianeta e gli elementi che hanno innescato il  complesso processo che ha dato inizio alla creazione della vita sarebbero arrivati dal cosmo.

Questa teoria sull’origine cosmica della vita apre prospettive altrettanto cosmiche, collocando l’essere umano e il suo habitat in una realtà di universi e galassie dove la stessa paspermia può aver attivato la creazione di altri mondi, passati, futuri o paralleli. Portando alla conclusione che la vita esiste al di fuori del nostro pianeta e a chiederci da dove viene questa vita interstellare.

I limiti di questa e altre teorie sono però legati a una ricerca scientifica orientata esclusivamente alla materia, separando ciò che nell’essenza non può essere separato, e che nella visione intuitiva degli antichi era più vicino alla verità di tutte le scoperte avvalorate dalle tecnologie più avanzate. La consapevolezza che Macrocosmo e microsmo sono tutt’uno e che il secondo esiste all’interno del primo, dal quale non può prescindere.

In uno storico discorso tenuto in India nel dicembre del 1986 davanti a migliaia di discepoli arrivati da tutto il mondo, P.R. Sarkar, conosciuto come Shrii Shrii Anandamurti, Maestro spirituale  nella tradizione del Tantra Yoga e fondatore dell’Ananda Marga, introdusse per la prima volta la Teoria delle Microvita[1], da Lui definite “la misteriosa emanazione del Fattore Cosmico”. Entità infinitamente sottili che viaggiano attraverso il cosmo e che sono responsabili di tutta la creazione. Disse che le Microvita rientrano sia nella sfera fisica che in quella psichica e che fisicamente sono più piccole e più sottili degli atomi, degli elettroni e dei protoni. Nella sfera psichica possono essere più sottili dell’ectoplasma, la sostanza di cui è fatta la parte oggettiva della mente, che comprende la facoltà esistenziale dell’individuo, cioè il suo senso dell’io e la sua capacità di conoscenza.

Il Maestro spiegò che le Microvita sono la causa primaria della vita e che sono misteriose in quanto le loro caratteristiche non sono ancora conosciute. Disse che non hanno natura protoplasmatica e che sono molto più sottili degli atomi di carbonio, finora considerati dalla scienza il punto di partenza della vita nell’universo, specificando che hanno poco a che fare con le molecole di carbonio. Disse che sono infinitamente piccole, che non hanno struttura protozoica né metazoica, e che fisicamente stanno fra l’elettrone e l’ectoplasma, quindi non possono essere considerate di origine ectoplasmatica o elettronica. Dette anche indicazioni su come portare avanti la ricerca sulle Microvita, gettando le basi per il progresso futuro dell’umanità.

Oggigiorno la scienza si sta avvicinando alla scoperta di questa energia infinitamente piccola, e si può dire che la ricerca della “particella di Dio” portata avanti nei laboratori del CERN a Ginevra vada in questa direzione. Ma per comprendere la natura delle Microvita e svelarne i segreti occorre che il potere di concezione della mente umana si sviluppi in ogni sfera e direzione, e ciò è possibile solo con pratiche spirituali che permettano la profonda trasformazione dell’essere umano[2].

Le Microvita sono di tre tipi: più dense, più sottili e ancora più sottili. Le più dense possono essere viste con microscopi molto potenti e tecnologicamente evoluti, mentre le Microvita più sottili possono essere percepite solo attraverso il loro effetto, cioè il risultato della loro azione vibrazionale e della loro attività espressiva. Le Microvita ancora più sottili possono essere invece percepite solo da menti spiritualmente molto elevate, dotate di uno speciale tipo di percezione definita da Sarkaril riflesso di un concetto nell’ambito della percezione in una sfera limitata”, quando la mente accede a livelli superiori di conoscenza.

Fra i diversi tipi di Microvita esistono differenze sostanziali. Alcune possono essere viste al microscopio e altre no, entrando in contatto con la mente tramite la loro attività vibrazionale. Altre ancora possono essere viste da menti molto sviluppate dotate di uno speciale tipo di percezione. Le Microvita agiscono nella sfera fisica e in quella psichica,  ma non influenzano direttamente la sfera spirituale. Possono però rendere più sottile e ricettiva la mente umana, aiutando a risvegliare il desiderio per la spiritualità.

Secondo Sarkar le Microvita non hanno una dimensione fisica e si muovono liberamente nel cosmo passando attraverso le galassie, le stelle, le nebulose, i pianeti e tutti i corpi celesti. Sono entità viventi e in quanto tali esistono, si moltiplicano e muoiono. Il loro movimento non è condizionato dalla temperatura e dalla pressione ma richiede un mezzo, e possono muoversi simultaneamente attraverso varie inferenze, come il suono, il tatto, l’odore, la forma o il sapore. Le Microvita più sottili si muovono invece attraverso le idee, e guidate da una mente molto sviluppata possono diffondere idee in tutto l’universo.

Le Microvita sono lo strumento per l’emanazione della vita attraverso il cosmo, creando nella materia il movimento necessario alla sua evoluzione. Ogni cosa esistente, animata e inanimata, è creata dalla Mente Cosmica attraverso le Microvita, quindi sono le Microvita a portare la vita nelle diverse stelle e pianeti, non gli atomi o le molecole di carbonio. Un atomo di carbonio infatti è costituito da miliardi di Microvita solidificate. Esse sono il punto iniziale della vita, creando ovunque la materia, i corpi e le menti, e sono anche responsabili del loro mantenimento e del loro processo di distruzione.

Le Microvita più sottili, che non possono essere viste nemmeno con i microscopi più avanzati ma di cui si possono osservare gli effetti, si dividono in due categorie. La prima funziona nel mondo della percezione per mezzo delle inferenze del suono, tatto, forma, odore e sapore, percepite dai nostri organi sensori. La seconda funziona direttamente nel regno sottile della mente.

Esistono vari tipi di Microvita: positive, negative e neutrali. Anche le Microvita negative o nemiche per l’essere umano possono diventare amiche, se sono controllate da una mente positiva. Oltre che attraverso la luce le Microvita si muovono attraverso i suoni, gli odori, ecc., influenzando il corpo e la mente in maniera positiva e negativa. Le Microvita positive sono infatti benefiche per il corpo e per la mente, aiutando indirettamente anche il progresso spirituale. Le Microvita negative sono invece dannose per entrambi e sono responsabili della crudificazione e degenerazione fisica e mentale. Se delle Microvita negative entrano nel corpo di una persona essa si sentirà a disagio, ma se le Microvita negative sono milioni  può morire in un attimo.

Le Microvita positive attraggono Microvita positive, mentre le Microvita negative attraggono quelle negative, e dato che si muovono attraverso le inferenze, le Microvita negative che causano una malattia viaggiano ad esempio attraverso il suo odore. Le Microvita negative sono anche la causa dei virus, e a questo proposito facendo un esempio P.R. Sarkar ha detto che le Microvita negative attratte sulla terra dal processo di decomposizione dei cadaveri della Prima Guerra Mondiale causarono l’epidemia di Febbre Spagnola in Europa agli inizi del secolo scorso.

La salute è legata all’equilibrio armonico fra i vari tipi di Microvita, mantenendo il corretto funzionamento dei Cakra. Ma un aumento di Microvita negative nella mente o in qualsiasi parte del corpo causerà un blocco più o meno grave dell’energia fisica e mentale, e a livello cellulare, negli organi o nei tessuti, inizierà il processo che ha come risultato evidente la malattia.

Invitando a portare avanti la ricerca per comprendere la natura e il  funzionamento delle Microvita, parlando del grande sviluppo che daranno alla scienza e allo sviluppo dell’umanità, lasciando intravedere orizzonti molto vasti sulle loro applicazioni, Sarkar ha detto: “Le capacità e le qualità umane possono essere aumentate solo fornendo Microvita in quantità sufficiente ...”.  Una frase che anticipa prospettive di un intervento diretto sugli aspetti sottili dell’essere umano. Cambiando le Microvita avvengono infatti cambiamenti sostanziali nell’ectoplasma e di conseguenza anche nell’endoplasma, quindi la mente è in grado di controllare meglio il corpo fisico.

Il ruolo dell’endoplasma, cioè la superficie più esterna o copertura extra-psichica della mente, è di registrare e riconoscere il riflesso dell’espressione dei sentimenti umani, aumentando il senso dell’individualità e permettendo alla mente di essere più sottile e ricettiva. Il progresso psichico avviene nella sfera dell’ectoplasma e dell’endoplasma, perciò le Microvita agiscono direttamente o indirettamente su di essi.

Le qualità mentali e le capacità di una persona possono essere trasformate e aumentate fornendo una quantità di Microvita sufficienti, e il cambiamento apportato alle cellule ectoplasmatiche si rifletterà nella copertura endoplasmatica della mente, che sarà in grado di controllare meglio il corpo. Si spiega così il meccanismo di interazione della medicina vibrazionale, come ad esempio i Fiori di Bach, portando cambiamenti psichici e favorendo la guarigione.

Con l’apporto massiccio di Microvita positive tramite la preghiera individuale o collettiva, o proiettate da menti evolute nella psiche del malato, si spiegano anche le guarigioni miracolose e le remissioni spontanee di gravi malattie. E la presenza delle Microvita spiega il risultato degli esperimenti effettuati sulla memoria dell’acqua come veicolo di informazioni sottili, insieme al processo omeopatico che permette la creazione di medicine efficaci in cui la sostanza originale non è più chimicamente presente.

L’ipotesi plausibile è che la diluizione progressiva e il ripetuto scuotimento della soluzione portino alla riproduzione delle Microvita, aumentandone la concentrazione e potenziando la loro l’energia vibrazionale. Nell’Omeopatia sono infatti proprio le sostanze più diluite, dove non c’è più alcuna traccia della sostanza originale, a essere le più potenti.

Così si spiega però anche il forte impatto globale delle Microvita negative veicolate dai media attraverso immagini, suoni e idee crude e grossolane, dando un contributo accelerato alla degenerazione fisica e mentale. Mentre secondo la legge d’attrazione, un cibo e un ambiente sempre più inquinati, l’uccisione massiccia di milioni animali inermi per cibare l’uomo, il diffondersi di nuovi virus e pandemie, insieme all’attività incontrollata di menti grezze e malvagie, attireranno sul pianeta ulteriori Microvita negative. Una visione apocalittica che può essere contrastata solo con un input sempre più intensivo e globale di Microvita positive nella vita individuale e collettiva e con il diffondersi di una vera spiritualità.

Parlando degli effetti delle Microvita sulla mente e sul corpo umano Sarkar ha descritto il loro movimento e la loro azione sui Cakra, dicendo che le Microvita positive cominciano la loro azione nell’Ajina Cakra o Terzo Occhio, il Plesso in corrispondenza della ghiandola pituitaria, e che possono andare su e giù negli altri Plessi muovendosi liberamente sia nella sfera fisica che in quella psichica. Le Microvita negative possono invece muoversi solo verso il basso nei cinque Cakra a partire dal Vishudda Cakra, il Plesso in corrispondenza della gola e della ghiandola tiroidea.

Le Microvita positive influenzano in modo sottile le tendenze mentali presenti nei Cakra rendendo più sottili il corpo e la mente. Le Microvita negative hanno invece un’influenzano grezza e grossolana, portando alla degenerazione fisica e mentale. Se nell’individuo e nella collettività predominano le Microvita positive il risultato è il progresso globale, individuale e collettivo, mentre il predominio delle Microvita negative porta alla degenerazione e alla distruzione.

Oltre che ampliare enormemente gli orizzonti medici e scientifici questo concetto dell’influenza delle Microvita sulla mente spalanca le porte a speculazioni vastissime sia in positivo che in negativo in campi molto vari, come l’ecologia, l’informazione, la letteratura, l’arte, la musica, ecc., per non parlare del potere delle immagini nel mondo digitale e virtuale, internet inclusa.

Sarkar dice che “L’insieme dei pensieri positivi può bloccare il flusso delle Microvita negative”, indicando la via al progresso umano e come spostare la bilancia nell’eterna lotta fra il bene e il male. La nuova scienza delle Microvita apre quindi orizzonti molto vasti, ed è interessante che proprio dall’India vengano indicazioni che vanno nella stessa direzione.

Nel suo libro “Autobiografia di uno Yogi”, lo Yogi mistico indiano Paramahansa Yogananda parla infatti dei vitatroni, descrivendoli come “sottili forze vitali, energie più sottili di quelle atomiche, caricate intelligentemente dalle cinque distintive sostanze-idea sensorie”. Riferendosi con questa definizione ai diversi stimoli percepiti dall’essere umano attraverso l’olfatto, il tatto, la vista, il gusto e l’udito, cioè le inferenze. E raccontando il suo incontro con Jagadis Chandra Bose cita le parole del suo discorso all’inaugurazione dell’Istituto Bose a Calcutta.

“...Nel corso delle mie ricerche sono giunto inconsapevolmente al limite fra la fisica e la fisiologia. Con mia somma meraviglia trovai che le linee di separazione svanivano, e emergevano invece i punti di contatto fra i reami del vivente e del non vivente. La materia inorganica veniva percepita come una cosa tutt’altro che inerte; essa palpitava tutta sotto l’azione di innumerevoli forze. Una reazione universale sembrava porre metalli, piante e animali sotto una legge comune: essi presentavano tutti gli stessi fenomeni fondamentali di stanchezza e depressione, con possibilità di recupero e di esaltazione, e si notava in loro anche la perenne mancanza di reattività che si associa alla morte”.

Concetti molto vicini a quelli di P.R.Sarkar quando dice: “Fondamentalmente non c’è quasi nessuna differenza fra il mondo animato e il mondo inanimato. Alcune persone spiegano che quando all’interno di una struttura c’è movimento allora essa è animata, altrimenti è inanimata. Ma questa spiegazione non è sufficiente, perché c’è dinamismo sia negli oggetti animati che in quelli inanimati. Altri dicono che quando l’origine di questo dinamismo è una mente unitaria allora c’è animazione, altrimenti è l’inanimazione. Anche all’interno di oggetti inanimati minuscoli come l’atomo o particelle più piccole ci sono particelle ancora più piccole che mantengono la loro unità strutturale e lottano contro le loro tendenze divisorie.  Se la portata del Neoumanesimo è così estesa - da una portata estensiva a una portata intensiva - allora dobbiamo andare più profondamente dentro la materia. Non solo dentro la struttura composita dell’animato e dell’inanimato, ma dentro le più sottili e più piccole strutture assemblanti (le più piccole particelle subatomiche). E all’interno delle più piccole strutture assemblanti, dove il punto è il nadir, il corpo assemblante è lo status perfetto. Così il Neoumanesimo, il nostro movimento, il nostro progresso, non deve essere solo estensivo, cioè portare nel suo raggio l’intero mondo animato, ma deve essere anche intensivo, un movimento senza fine dal mondo imperfetto dell’umanesimo al mondo perfetto del corpo unitario assemblante, alla fase originale della perfezione. E certo verrà quel giorno dorato in cui questo stadio perfetto della struttura, cioè l’esistenza unitaria del mondo intra-atomico sarà certamente raggiunta, quando l’intuizione umana realizzerà che l’essenza del mondo sub-atomico è pura Coscienza”.

La conoscenza delle Microvita perciò non solo accelererà il progresso dell’evoluzione scientifica e tecnologica, ma porterà anche a una trasformazione profonda nella sfera fisica e psichica dell’essere umano, introducendo grandi cambiamenti nella società e risvegliando la consapevolezza spirituale. Alla luce di questa nuova Teoria molte cose saranno spiegate, permettendo di trovare le risposte che l’umanità cerca da tempo sull’origine della vita, la realtà della materia e i segreti del mondo psichico. Ma l’uso di questa conoscenza deve essere guidato da menti spiritualmente evolute e orientate al bene collettivo, permettendo di muoverci all’unisono verso un futuro luminoso.




[1]
Al singolare Microvitum. Approfondimenti sulle Microvita si possono trovare nei libri di P.R.Sarkar pubblicati da Ananda Marga Edizioni e nel sito www.microvita.org.

[2] Qui si fa riferimento alle pratiche psico-fisiche e spirituali dello Yoga, in particolare il Rajadhiaraja Yoga.



 Suman Casini 

Commenti

Post più popolari