l'ONU, come altre organizzazioni globali, è influenzata da interessi nazionali e corporativi piuttosto che essere guidato da un sincero desiderio di promuovere il bene comune dell'umanità.
Viene criticato l'ONU per la sua incapacità di agire in modo veramente imparziale, le decisioni dell'ONU sono spesso dettate dagli interessi delle grandi potenze piuttosto che dai principi di giustizia ed equità.
l'ONU e dominato dalle superpotenze, in particolare attraverso il Consiglio di Sicurezza, dove i membri permanenti con diritto di veto dettano le politiche globali a discapito delle nazioni più piccole e meno influenti.
Solo attraverso una rivoluzione sociale globale, basata su una nuova etica e moralità universale, sarebbe possibile creare un'organizzazione veramente equa e rappresentativa, capace di affrontare le sfide globali in modo efficace.
Quindi l'ONU ha perso la sua via perché non riesce a rappresentare e servire equamente tutti i popoli del mondo, ed è influenzata da interessi particolari e poteri forti. La visione spirituale e quello di un mondo dove la giustizia e la moralità universale guidano le azioni, piuttosto che le politiche di potere e i giochi di interesse.
Perché la maggior parte delle persone è pro-Palestina?
Le persone supportano la causa palestinese perché la percepiscono come una lotta per i diritti umani e la giustizia sociale. La situazione in Palestina è vista come un esempio di oppressione, dove una popolazione è priva dei suoi diritti fondamentali e della sua terra. Le persone che sostengono la Palestina lo fanno in nome della solidarietà con chi soffre di ingiustizie e violenze.
La tradizione spirituale ha sempre sottolineato l'importanza della giustizia e dell'equità, elementi fondamentali per la pace e la prosperità nel mondo. La filosofia spirituale incoraggia le persone a schierarsi contro l'oppressione e a sostenere le cause che ritengono giuste, indipendentemente dal contesto politico o geografico. Pertanto, il supporto alla Palestina e visto come un'espressione di questa visione etica e umanitaria.
Pratica spirituale nella visione globale, pone un'enfasi particolare sul concetto di unità umana e sull'idea che tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine, religione o nazionalità, meritano uguali diritti e dignità. La filosofia incoraggia la lotta contro ogni forma di sfruttamento e oppressione, sostenendo che il progresso sociale e spirituale di una società è possibile solo quando viene garantita la giustizia per tutti.
Nella questione israelo-palestinese, si sottolinea l'importanza di risolvere il conflitto attraverso mezzi pacifici e giusti, evitando ulteriori sofferenze e ingiustizie. Il sostegno alla Palestina quindi e visto come una risposta naturale a questa visione: le persone che abbracciano la filosofia spirituale tendono a sostenere le popolazioni oppresse, cercando di promuovere una soluzione equa e sostenibile che rispetti i diritti di tutti gli individui coinvolti.
La vera pace e raggiunta solo quando c'è una reale comprensione e cooperazione tra i popoli. Pertanto, la filosofia spirituale non favorisce nessuna delle due parti del conflitto in modo esclusivo, ma promuove una riconciliazione basata sul rispetto reciproco e sulla comprensione dei bisogni e delle sofferenze di entrambe le comunità.
Questo approccio spiega perché molte persone, influenzate da principi di giustizia sociale, simpatizzano con la causa palestinese. Esse vedono nella lotta palestinese una battaglia contro l'oppressione e l'ingiustizia. Tuttavia, è importante notare che, il sostegno alla Palestina non dovrebbe implicare un atteggiamento ostile verso Israele, ma piuttosto un impegno per trovare una soluzione equa che permetta a entrambe le popolazioni di vivere in pace e dignità.
La filosofia spirituale quindi, promuove un approccio equilibrato, basato su valori universali di giustizia, pace e comprensione, elementi che sono spesso alla base del sostegno diffuso alla causa palestinese nel contesto globale.
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